«È praticamente impossibile realizzare una casistica a causa dei tanti disservizi esistenti. Addirittura ho raccolto lamentele di interferenze radiofoniche in ambito televisivo. Abbiamo cominciato una campagna di monitoraggio su questi effetti essendo ben consapevole che a causa di questa gravissima situazione viene tolta la possibilità ai pugliesi di essere informati. È gravissimo in questo momento storico dove la comunicazione è il motore della conoscenza».
Blasi, senza giri di parole, sottolinea: «Con rammarico devo constatare che questo passaggio al digitale non è stato gestito al meglio da parte del governo centrale essendo totalmente a carico del Ministero dello Sviluppo economico. Il nostro ruolo, voglio ricordarlo, è stato di supporto per quanto ha riguardato e riguarda gli aspetti di assistenza al passaggio su territorio. Da settimane siamo impegnati in un lavoro di verifica con l’Istituto pugliese per il consumo (ente che raccoglie 16 associazioni dei consumatori) e con i tecnici dell’Ispettorato per le telecomunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico presente a Bari che deve controllare questi eventi. Purtroppo proprio durante un vertice realizzato nelle settimane scorse nonostante l’encomiabile volontà dei tecnici di voler operare sul territorio è emerso che non vi sono i soldi per la benzina utile agli spostamenti sul territorio. Una cosa inaudita. Ho proposto di stipulare una convenzione al fine di reperire le risorse utili agli spostamenti ma ad oggi purtroppo non abbiamo avuto risposta e nessuno può muoversi».
Conclude Blasi: «A brevissimo riunirò i tecnici della Rai, di Mediaset, di altre emittenti e dell’Ispettorato al fine di intervenire in maniera concreta e risolutiva. È chiaro che dovremo distinguere tra criticità individuali e generali per risolvere queste problematiche». «Noi stiamo facendo tutto il possibile da mesi e constato che la situazione è alquanto problematica – fa sapere Mimmo Giotta, direttore del Corecom -. Non lasceremo nulla di intentato per risolvere gli innumerevoli problemi tecnici esistenti ».
Ma la reazione delle associazioni dei consumatori non si è fatta di certa attendere. «Chi paga il canone Rai non deve subire questo trattamento. Ora basta». Francesco Logoluso, presidente della sezione di Barletta del Codacons, ha di che lamentarsi tenuto conto che da mesi riceve «segnalazioni di cittadini assolutamente esasperati da questo disservizio».
«La mancanza del servizio, voglio ricordarlo già presente durante gli Europei di calcio e durante le Olimpiadi, continua a creare innumerevoli problemi. I vari tecnici interpellati confermano che il segnale Rai del digitale terrestre è ancora debole – prosegue Logoluso -. Il segretario nazionale del Codacons ha già dato mandato di presentare un esposto all’Agcom per questa situazione. In ultimo, ma non per ultimo, faccio presente che il pagamento del canone Rai presuppone l’erogazione di un servizio e non escludo la possibilità di un’eventuale class action contro la Rai per ottenere un parziale rimborso del canone, atteso il debole o inesistente segnale sul digitale terrestre ad oltre tre mesi dal passaggio nella nostra regione».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
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