Chili TV, la piattaforma italiana di video streaming, è pronta a lanciare una nuova versione per questa estate. Intanto arrivano nuovi capitali per 10 milioni di euro per competere sui mercati internazionali.
«Ancora non possiamo svelare nulla, ma sarà una nuova go to market experience con cui punteremo a fare il salto di qualità». spiega Giorgio Tacchia, tra i fondatori, presidente e ad di Chili TV, piattaforma di video streaming fondata nel 2012 e attiva nel cosiddetto Tvod (Transactional Video on Demand): pay-per-view online con formula basata su singoli acquisti simile all’home video di un tempo e differente dallo Svod (Subscription Video on Demand) che è invece la modalità di video on demand in abbonamento scelta da Netflix, Infinity, TIMVision, NOWTV (Sky).
A inizio maggio Chili TV ha deliberato un aumento di capitale per 10 milioni, già sottoscritto per 3,5 milioni, attraverso un veicolo lussemburghese finalizzato all’investimento nella società. Un’iniezione di risorse, dunque, che arriva a qualche mese di distanza dall’ingresso nel capitale delle major americane: Paramount, Viacom e Warner Bros in estate e Sony Pictures a dicembre. A queste potrebbero aggiungersene anche altre di major. Altri ingressi di questo tipo potrebbero avvenire con investimenti diretti nel capitale.
Chili TV conta di chiudere in un paio di mesi questa operazione di aumento di capitale in una compagine che conta al primo posto fra gli azionisti il veicolo dei fondatori Brace (37,3%). Altri azionisti sono Investinchili, in cui ci sono varie persone fisiche, il fondo londinese Negentropy, il fondo Antares di Stefano Romiti, altri privati e, appunto, le majors con il 16,1%.
Il lancio della nuova release partirà anche una campagna di comunicazione sul digitale da 6 milioni di euro l’anno. E, sempre con la nuova versione, per Chili arriverà il momento della verità sui mercati internazionali in cui è presente. Oltre all’Italia, infatti, la piattaforma di video strearming è da fine 2015 attiva con il suo servizio in Polonia, Uk, Germania e Austria. Con Inghilterra e Germania come primi mercati (sono il 60% del mercato europeo). L’obiettivo è superare il milione di clienti. «Ad aprile abbiamo fatto 110mila nuovi clienti e a maggio ne abbiamo contato 6omila in più» afferma Tacchia intervistato da Il Sole 24 Ore.
Il modello Tvod punta ad essere la prima finestra dopo il cinema: «parliamo di contenuti disponibili 105 giorni dopo l’uscita in sala. Dopo 3-6 mesi arriva la pay-tv e poi gli altri». Nel 2016 i conti hanno chiuso in rosso, ma «i ricavi 2016, pari a 7,1 milioni, sono stati più che superati già nei primi 4 mesi di quest’anno, in cui abbiamo raggiunto 10 milioni». Intanto Chili ha ufficializzato l’acquisizione di CineTrailer, app di cinema con oltre 5 milioni di download in Europa, strumento che consentirà a Chili di avere informazioni utili per arrivare in maniera targhettizzata al cliente finale. L’app è disponibile nei principali mercati europei: Germania, Spagna, Francia, Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna.
Fonte: Il Sole 24 Ore