Nel prossimo Consiglio Agcom, che il 6 luglio metterà a consultazione pubblica un articolato sulle nuove norme anti-pirateria on-line, “si vedrà che molte ombre sono fugate e che qualcuno si è scagliato contro i mulini a vento”. A garantirlo è il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, sulle colonne de La Stampa. Il Garante (che martedì scorso ha dovuto fronteggiare l’hackeraggio al sito dell’Autorità ad opera della rete Anonymous) risponde a un articolo pubblicato sullo stesso giornale il 27 giugno, a firma di Juan Carlos De Martin.
E con l’occasione cerca innanzitutto di fare chiarezza sull’incontro del 23 giugno con blogger e rappresentanti di associazioni: “In quella sede – precisa Calabrò contestando la versione di De Martin – abbiamo preso buona nota delle osservazioni esposte e se non ho dato esplicite risposte è perché non anticipo mai decisioni che devono essere assunte collegialmente”. Infine il presidente dell’Agcom sottolinea: “Il compito che la legge ci ha assegnato è certamente difficile e delicato, ma non più di quelli attribuitici in altre materie sensibili che toccano diritti di libertà come, ad esempio, il compito in materia di par condicio; un campo nel quale l’Autorità è riuscita ad adottare decisioni equilibrate e ben calibrate che hanno garantito il pluralismo, reggendo al vaglio giurisdizionale”. (Corriere delle comunicazioni)