Tv digitale terrestre

Switch-off Toscana: dalla Regione arrivano gli aiuti per il passaggio al digitale terrestre

Manca poco al prossimo step degli Switch-off del digitale terrestre che coinvolgeranno da ottobre a dicembre le regioni della Liguria, della Toscana, dell’Umbria, della provincia di Viterbo, e delle Marche. (Qui puoi vedere il calendario del passaggio date ufficiose previste per il 2011). Per quanto riguarda la Toscana, che eseguirà la transizione a ridosso del passaggio di Liguria e della Corsica per evitare interferenze frequenziali, il presidente della Regione, Enrico Rossi conferma su Facebook: «In Toscana tra il 7 novembre e il 2 dicembre 2011 si passa al digitale terrestre! E’ una delle sfide più importanti per il sistema televisivo regionale. Abbiamo già messo in moto le iniziative per rendere questo passaggio più agevole sia per gli utenti che per le emittenti. Ridurre al minimo i disagi, informare al meglio i cittadini, organizzare un aiuto a domicilio per le persone in difficoltà e aiutare le emittenti a compiere questo passaggio sia dal punto di vista tecnologico che per la qualità e il pluralismo dell’informazione regionale: questi i nostri obiettivi».[…]

Rai: il dg Lei in missione per il servizio pubblico

«Penso di avere non una poltrona ma una missione, non è uno slogan ma un modo di vedere come si gestisce il futuro della Rai», ha dichiarato Lorenza Lei, neodirettore generale della Rai, nel corso dell’audizione in commissione di Vigilanza, alla quale ha partecipato anche il presidente dell’azienda di viale Mazzini Paolo Garimberti. Un futuro però incerto e fosco per la tv pubblica italiana.[…]

Mediaset: nuova vittoria su tutela diritto d’autore su Internet

Il Tribunale di Milano ha accolto le richieste del gruppo Mediaset in materia di diritto d’autore on-line, e ha stabilito che la diffusione non autorizzata di video televisivi di Mediaset da parte della società “Italia On Line” (provider di proprietà di Sawiris, più nota come Libero.it) costituisce violazione del diritto di autore. Il Tribunale ne ha vietato al servizio di IOL l`ulteriore diffusione di video e la possibilità per gli utenti di condividere filmati, fissando una penale di 250 euro per ogni video e per ogni giorno di illecita diffusione. […]

Asta LTE. Il governo alle tv locali: “liberare le frequenze o niente indennizzo”

Il governo, dopo il comitato dei ministri svoltosi ieri, cerca disperatamente di sbrogliare la vicenda dell’importante gara per le frequenze dello spettro elettrmognetico da destinare ai servizi della banda larga mobile. A fronte delle lamentele delle telco e in vista della terribile ipotesi di ritrovarsi un’asta LTE deserta, l’esecutivo rassicura gli operatori telefonici con le solite imposizioni di forza. Il ministro dello sviluppo, Paolo Romani, ha dichiarato che si tratta di preoccupazioni infondate e che le frequenze vanno liberate sicuramente entro il 1° gennaio 2013. Romani ha trovato la “soluzione”: niente indennizzo per le tv locali che libereranno le frequenze occupate dopo il giugno del 2012 e per le compagnie telefoniche promette una prima maxi rata da oltre un miliardo di euro da pagare entro settembre di quest’anno.[…]

Agcom: italiani maniaci dei social network, ma Tv mezzo prevalente d’informazione

L’annuale Relazione dell’Agcom, redatta questa mattina a Montecitorio dal presidente Corrado Calabrò, presenta il solito quadro telecentrico del nostro sistema delle telecomunicazioni, che ha ancora troppa strada da percorrere nel 2011 per entrare nel mondo digitale della rete Internet. Il caso Italia evidenzia come sia ancora la televisione il veicolo di gran lunga prevalente per l’informazione: quasi il 90%; poi vengono i quotidiani col 61%; internet è per ora soltanto al 20%.[…]

La calda estate del concorso di bellezza del digitale terrestre

Bruxelles non vuole che il governo assegni le frequenze digitali migliori a Rai e Mediaset e mette in guardia l’Italia. Alle porte dell’estate, sono sempre più aggrovigliati i due nodi che il governo del cavaliere dovrà sciogliere quanto prima. Si tratta della procedura di assegnazione gratuita tramite beauty contest di 5 multiplex di frequenze digitali televisive e della vendita di altri MHz dello spettro elettromagnetico agli operatori telefonici per la banda larga mobile, che dovrebbe portare 2,4 miliardi nelle casse dello Stato. Se quest’ultima è sempre più in forse, stante la perdurante occupazione dei canali da parte delle televisioni locali che hanno spinto Telecom Italia & C a minacciare Palazzo Chigi di disertare in massa l’operazione, quella della concessione gratuita di canali è finita su un binario morto. Complice Bruxelles.[…]