Banda larga Umbria: Vinti presenta il nuovo piano anti digital divide

Copertura di oltre il 98% del territorio della regione dell’Umbria entro 2013. Nuovi interventi per 7,5 milioni di euro.

«L’obiettivo, da punto di vista delle infrastrutture, è quello di arrivare ad una copertura pressoché totale dell’Umbria riducendo ad una soglia inferiore al 2% la popolazione non coperta da un efficiente sistema digitale. Ma dovremo lavorare anche per una sensibilizzazione di utenti e gestori per favorire l’effettivo utilizzo dei nuovi sistemi di comunicazione e collegamento digitale». Stefano Vinti, assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche ed immateriali ha illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Donini il Piano telematico regionale aggiornato con le previsioni fino al 2013 che è stato approvato dalla Giunta Regionale nella sua ultima seduta.

«In questi ultimi tre anni, ha spiegato Vinti, l’Umbria ha fatto notevoli passi in avanti in fatto di superamento del divario digitale. Nel 2009 risultava scoperto il 18% della popolazione, a fine 2011 questa percentuale si è ridotta al 3% e nei prossimi due anni contiamo di arrivare aldisotto del 2%, tenendo conto che ormai i territori scoperti sono quelli difficilissimi da servire». Le linee guida di aggiornamento del Piano sono state elaborate tenendo conto del lavoro compiuto da Centralcom che ha fotografato la situazione al 2011 considerando anche i dati riguardanti l’inquadramento ed il contesto sociale ed economico dell’Umbria.

«Il documento, ha dichiarato l’amministratore di Centralcom Brunello Castellani, muove dalla presentazione degli indirizzi che ispirano le politiche pubbliche di settore, a cominciare dall’esame dall’Agenda Digitale Europea, ed è particolarmente centrato sull’aggiornamento dei livelli di disponibilità dei servizi a Banda Larga sul territorio della Regione Umbria, sia per quanto riguarda il superamento del Digital Divide di primo livello, che per quanto attiene la diffusione delle Reti di Nuova Generazione».

Fonte: orvietosi.it

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