L’asta LTE, a gara pubblica che assegnerà 255 MHz di spettro da dedicare alla banda larga mobile alle compagnie telefoniche, col susseguirsi di rilanci fa ancora registrare cifre record. Nella dodicesima giornata, conclusasi lunedì 15 settembre alle ore 18,00, le telco hanno continuato a sfidarsi per conquistare il blocco più prezioso e ambito degli 800 MHz e per le frequenze sui 2600 MHz.
Nel corso di 23 diverse tornate, sono stati effettuati 25 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 MHz sia in quella 2600 MHz, portando un incremento totale di 997.532.329 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero 76,4 milioni di euro in più rispetto alla giornata ieri. L’importo totale di incasso è salito quindi alla sorpendente cifra 3.300.639.494 di euro.
La competizione è sempre serrata quindi sul blocco degli 800 MHz generici (offerti fin’ora 2,294 miliardi) con Vodafone in testa mantiene due lotti, mentre Wind, Telecom Italia, H3G conquistano solo un lotto. Wind invece ottiene il blocco specifico sugli 800 MHz (con offerte fino a 415 milioni). Invariata la situazione sui blocchi 1800 MHz, con il dominio di Telecom Italia, e sui 2600 MHz specifici in mano a H3G. Per quanto riguarda il blocco dei 2600 MHz generici (le offerte raggiungono i 361 milioni di euro) la graduatoria cambia ancora: 4 lotti per Wind e Vodafone, 3 per Telecom, mentre H3G rimane momenteamente esclusa.
La gara riprenderà oggi, giovedì 16 settembre, a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.