Continuano a crescere i ricavi della più grande asta pubblica di frequenze (255 MHz in palio) mai realizzata nel nostro paese. La gara per i canali dello spettro per il 4G, la nuova tecnologia della telefonia mobile, anche ieri si è conclusa intorno alle ore 18 nella sedicesima giornata di competizione per l’assegnazione delle canali in banda 800 MHz, 1800 MHz, 2000 MHz e 2600 MHz, con un’improvvisa impennata di rilanci.
Nel corso di 28 diverse tornate, sono stati effettuati ben 33 rilanci sia per acquisire blocchi di frequenze in banda 800 MHz sia in quella 2600 MHz, portando un incremento totale di 1.245.172.329 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 133,5 milioni di euro in più rispetto a martedì 20 settembre. L’importo totale di incasso è oramai da capogiro, 3.548.279.494 di euro, che rischiano con questo trend di lievitare forse fino a 4 miliardi e di raggiungere gli incassi dell’analoga asta tedesca.
La gara è sempre più avvincente sul blocco degli 800 MHz generici (i più pregiati che hanno fruttato sin’ora 2,480 miliardi) con Vodafone e Telecom in testa che conquistano due lotti, mentre Wind rientrante conquista solo un lotto. Sempre Wind battendo H3G ottiene anche il blocco specifico sugli 800 MHz (con offerte fino a 472 milioni). Invariata la situazione sui blocchi 1800 MHz, con il la solo offerta di Telecom Italia, e sui 2600 MHz specifici in mano a H3G. Per quanto riguarda il blocco dei 2600 MHz generici (le offerte raggiungono i 365 milioni di euro) la graduatoria cambia ancora: 4 lotti per Wind, 3 per Telecom, 2 per H3G e Vodafone.
La gara riprenderà oggi a partire dalle ore 10.00 presso gli uffici del Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico.