È nebbia fitta sul destino del Beauty Contest per l’assegnazione gratuita delle 6 frequenze della tv digitale terrestre. Secondo quanto risulta a MF – Milano Finanza la commissione, incaricata dal Ministero dello sviluppo per valutare le domande degli operatori tv nazionali in gara, non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’esecutivo guidato da Mario Monti, nonostante qualche settimana fa il ministro Corrado Passera avesse fatto proprio i tre ordini del giorno della Camera per lo stop all’assegnazione gratuita delle frequenze.
E non si tratta di una questione di lana caprina, perchè la graduatoria finale per l’assegnazione è praticamente pronta (con Mediaset e Rai in pole position per le migliori frequenze), e manca, per chiudere la procedura, solo il parere dell’advisor tecnico, la Fondazione Ugo Bordoni. C’è chi pensa di attuare una scappatoia normativa per convertire le frequenze in uso della tv mobile (DVB-H) per la tv digitale terrestre (DVB-T), nonostante l’Agcom abbia recentemente bocciato la medesima richiesta nei confronti di H3G (cioè quella di trasformare i propri mux “telefonici” in canali per la tv digitale). C’è inoltre allo studio negli uffici del Ministero, secondo Il Sole 24 Ore, una modifica al bando e al disciplinare del concorso di bellezza che dovrebbe vietare la vendita dei diritti d’uso delle frequenze dopo 5 anni di concessione, e forse anche aumentare i canoni di concessione.
L’annullamento della non-gara si allontana. Ma in caso di avvio di un’asta onerosa c’è il rischio, a questo punto, che il Beauty Contest debba essere annullato dal governo a lavori conclusi, prestando così il fianco ai probabili ricorsi dei partecipanti (sono già stati depositati presso il Tar del Lazio quelli di Rai, TI Media, Sky e Tivuitalia, e potrebbe arrivare, come minacciato da Gasparri, quello di Mediaset). Per queste ragioni il governo Monti potrebbe decidere di andare avanti con l’assegnazione gratuita, di fatto smentendo gli odg approvati alla Camera e fatti propri dal ministro Passera.
Secondo CorSera invece le scelte dell’esecutivo sarebbero opposte. L’orientamento del ministro dello Sviluppo economico sembra essere quello di fermare definitivamente il Beauty Contest. Con la soluzione di bandire un’asta onerosa, forse tra un anno e forse per una parte delle risorse frequenziali, estendendola anche alle compagnie telefoniche per la banda larga mobile ad uso dei tablet. Una nuova gara che dovrà essere anche approvata dalla Commissione europea, in modo da stralciare definitivamente la procedura di infrazione sulle regole comunitarie sulla concorrenza dei mercati tv, avviata dall’UE nel 2006, e ora congelata in attesa dell’assegnazione delle frequenze. Ma siamo comunque nel campo delle ipotesi, perchè la decisione non è stata ancora presa e sarà affrontata forse e solamente la prossima settimana.
Fonti: MF – Milano Finanza | CorSera
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