Gli italiani abbandonano il telefono fisso. Lo confermano ancora una volta i dati dell’Osservatorio trimestrale sulle telecomunicazioni dell’Agcom. Rispetto a dicembre 2011, si osserva un calo degli accessi complessivi per circa 450 mila linee, in lieve accelerazione rispetto alla contrazione osservata nel 2011 (-360 mila accessi).
La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi e scesa di 1,8 punti percentuali, collocandosi al 64,6%. Con riguardo a Vodafone Italia, si registra una sostanziale invarianza nella quota di mercato su base annua (9,7%), ma un lieve incremento (+0,2%) rispetto allo scorso settembre. Wind consolida la propria quota di mercato su base annua (+0,3% a 13,5%), con un marginale arretramento (-0,1%) rispetto allo scorso settembre. Fastweb guadagna quote sia su base annuale (+1%) che trimestrale (+0,4%), portandosi all’8,3%.
Negli ultimi dodici mesi crescono invece gli accessi a larga banda (intorno alle 160 mila unita). Rispetto a settembre, la customer base risulta in crescita di 60 mila accessi. La quota di mercato di Telecom Italia (51,4%) scende in un anno di 1,5 punti percentuali, a vantaggio sostanzialmente Fastweb (+1,1%) e degli operatori minori rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+0,7).
Per le linee mobili rispetto allo scorso anno, la crescita della customer base sfiora le 400 mila sim , risultano però in calo le sim residenziali (-307mila) e in aumento quelle affari (+700mila circa), mentre aumenta di circa 200 mila linee dallo scorso settembre. In linea con la grande diffusione degli smartphone, scende il numero delle sim prepagate (-1,55 milioni), mentre aumentano quelle con abbonamento (+2 milioni). Su base annua, la quota di mercato di Telecom e Vodafone flettono (rispettivamente dello 0,2% a 34,7% e dello 0,7% a 31,7%) a favore di H3G (+0,3% al 10,3%) e, in misura piu’ consistente, di Wind (+0,7% al 23,4%). Il traffico telefonico (oltre 137 miliardi di minuti nel 2012) risulta in aumento del 3,8%, rispetto al corrispondente valore del 2011. Corrispondentemente gli sms sono cresciuti del 7,5% (ad oltre 96 miliardi). Prosegue, infine, la crescita degli operatori mobili virtuali (+850mila nel 2012), la cui consistenza ha raggiunto i 4,5 milioni: regina del mercato resta Poste Italiane, con una quota in marginale arretramento ma pur sempre sopra il 55%.
Nel 2012 il traffico dati su larga banda mobile in Italia è cresciuto del 30,7%. A dicembre 2012, le sim che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 31,5 milioni (+17% rispetto al corrispondente valore del 2011). Le chiavette internet raggiungono le 8,6 mln di unità (+28,5% rispetto a fine 2011).
Fra i “Top Five” europei, Telecom Italia è l’operatore che registra la maggiore contrazione di quote di mercato. Tra il 2006 e il primo semestre 2012 le differenze fra le quote di mercato dei principali incumbent europei negli accessi broadband tendono a ridursi. Telecom Italia è l’operatore che registra la maggiore contrazione della quota di mercato (-14,5%), a fronte del -8,1% di Telefonica, -4,8% di France Telecom, -3,3% di Deutsche Telekom, e della crescita del 7,7% di British Telecom.
Anche sulla rete fissa, tra il 2006 e il 2011, ad esclusione di British Telecom (-20%), Telecom Italia è l’incumbent europeo che maggiormente vede flettere la propria quota di mercato nel traffico voce (-16%), più di Telefonica (-12%), France Telecom (-6%) e Deutsche Telekom (+1%). Con il 48% la quota di mercato di Telecom Italia è allineata con quella di Dt ed inferiore a quella di Ft (52%) e Telefonica (55%).
Fonti: Italpress | Ansa | MF-DJ