Il Consiglio dei Ministri ha approvato la concessione e la convenzione del servizio pubblico tra Rai e Stato. Bocciata la proposta di fornire gratuitamente Tivùsat (con decoder, smart card e parabola) agli abbonati che non ricevono la Rai con il digitale terrestre.
Il Cdm ha deliberato oggi, su proposta del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, la concessione in esclusiva alla Rai, per una durata decennale a decorrere dal 30 aprile 2017, dell’esercizio del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale sull’intero territorio nazionale, approvando contestualmente l’annesso schema di convenzione, recante le condizioni e le modalità di tale esercizio, che sarà successivamente stipulata tra il Ministero dello sviluppo economico e la società concessionaria.
Il testo del decreto è stato modificato e integrato al fine di tener conto del parere della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, la quale si è espressa favorevolmente nella seduta dell’11 aprile 2017.
È stata invece respinta la proposta del 6 aprile scorso del Parlamento e della Commissione di Vigilanza Rai di fornire gratis parabola, decoder e smart card Tivùsat a tutti coloro che non ricevono il segnale della Rai via tv digitale terrestre.
Le famiglie che non riescono a ricevere i canali del servizio pubblico per un problema di segnale non potranno quindi beneficiare di questa auspicata agevolazione. Troppo alti i costi per Viale Mazzini, che avrebbe affrontato spese per 40 milioni.
La decisione dell’esecutivo ha rispettato inoltre il principio della “neutralità tecnologica“. Non può spingere e finanziare una specifica tecnologia (in questo caso il satellite gratuito) e penalizzare tutte le altre. Se avesse dato un sostegno all’antenna e al decoder tradizionale, scrive Aldo Fontanarosa su repubblica.it, avrebbe dovuto prevedere un analogo supporto a qualsiasi altra tecnica di ricezione. Con costi ulteriori per le casse pubbliche.
Nella prima versione dello schema di concessione decennale, presentato il 10 marzo scorso, il governo ha inserito un provvedimento a sostegno degli abbonati Rai che non ricevono la tv pubblica sul digitale terrestre: la tessera Tivùsat distribuita gratis senza oneri aggiuntivi. Il decreto è finito al vaglio dei deputati e senatori della Vigilanza che hanno consigliato di fornire gratuitamente antenna e decoder satellitare, scheda e perfino le spese di installazione.
Fonti: primaonline.it | repubblica.it
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