Scaduto il bando indetto da Infront, le offerte per i diritti tv della Coppa Italia non hanno raggiunto la base d’asta di 26 milioni. Al via dal 23 marzo le trattative private. In lizza Rai, Mediaset e Discovery.
Rai, Rti (Mediaset) ed Eurosport (Discovery Italia) si sfideranno dal 23 marzo prossimo per acquistare i diritti televisivi della Coppa Italia e della Supercoppa italiana per le tre stagioni 2015-2018. Il 6 marzo scadeva il bando predisposto dall’advisor Infront Italy. Secondo indiscrezioni in Lega Calcio è giunta solamente la busta di Mediaset che non ha raggiunto la base d’asta di 26 milioni (a salire 28 e 30 milioni) prevista dal pacchetto dirette.
La gara quindi è da rifare. Stavolta in trattativa privata. Per questo sono giunte le manifestazione d’interesse anche della Rai (che detiene i diritti della manifestazione e si è dimostrata parecchio infastidita dall’aumento del 40% del prezzo) e di Discovery. Le consultazioni tra broadcaster e Lega cominceranno lunedì 23 marzo: le tv potranno chiedere anche delle modifiche al bando, ma soprattutto pretenderanno una modifica del prezzo. Nessuno, insomma, è disposto a spendere troppo per la Tim Cup, nonostante il successo di pubblico sulla tv in chiaro. La Rai, ad esempio, pare che andrà a proporre più meno i 20,5 milioni a stagione pagati per il triennio 2012-2015. E non sarà disposta, come già ha fatto Mediaset, a sborsare 28 milioni di media l’anno.
Il bando prevede una formula praticamente identica a quella attuale: 78 squadre partecipanti (20 di Serie A, 22 di Serie B, 27 di Lega Pro e 9 di Serie D); gare ad eliminazione diretta (tranne le semifinali); e 8 teste di serie che entreranno in gioco dagli ottavi di finali. Con finale da disputarsi “in linea di principio” a Roma. La Supercoppa, invece, continuerà ad aprire in pieno agosto (e probabilmente ancora all’estero) la stagione calcistica italiana. Una formula collaudata e che tante soddisfazioni sta dando alla Rai in termini di ascolti ma che qualche polemica tra i piccoli l’ha suscitata. In vendita tre pacchetti: le “dirette” in esclusiva su tutte le piattaforme di cui sopra. Un pacchetto “digital plus” per internet e telefonia mobile (con unico pretendente Telecom Italia) con base d’asta 500 mila euro e in palio highlights, differite e interviste; infine il pacchetto radio live, base d’asta 280 mila euro, per la trasmissione delle partite in diretta. E qui la Rai corre da sola.
Fonte: il Velino