Nel governo Renzi non si parla solo di canone Rai: c’è allo studio anche l’avvio (più volte annunciato in questi anni) della privatizzazione di Rai Way, l’asset di Viale Mazzini che gestisce una rete di 2400 stazioni trasmittenti e ripetitori radio e tv, costituito nel luglio del 1999 e operativo dal marzo 2000, in seguito al conferimento del ramo d’azienda “Divisione Trasmissione e Diffusione” della Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.
La Rai potrà venderne una quota “non di controllo“. Ma la cessione del controllo non viene esclusa, ma subordinata a un decreto del governo. In passato l’ex dg Rai Claudio Cappon provò a cedere il 49% di Rai Way, ma fu bloccato dal governo Berlusconi. Ci provò anche l’ex dg Masi. E nell’inverno del 2012 Lorenza Lei tentò di attuare, all’interno del piano di risanamento dell’azienda pubblica, lo scorporo delle reti di trasmissione tv della Rai. Si parlò allora di cessione delle strutture passive, cioè terreni e tralicci di proprietà.
Il mercato delle torri di trasmissione è in pieno fermento. EI Towers, l’azienda (quotata) che gestisce le torri televisive e le infrastrutture di tlc ex DMT e ora di proprietà di Mediaset, si prepara forse alla grande acquisizione attesa dal mercato delle 8 torri di TIMB (Telecom Italia) sparse su tutto il terrirorio italiano. E allo stesso tempo il Biscione, per fare cassa, ha recentemente venduto il 25% della stessa EI Towers per circa 280 milioni di euro e una plusvalenza di circa 165 milioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore