Il Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni ha predisposto, a soli 2 giorni dall’esordio dello switch-off siciliano (vedi qui il calendario completo), la graduatoria definitiva per le emittenti televisive locali utile per l’assegnazione, nella Regione Sicilia, delle frequenze televisive in tecnica digitale ai sensi dell’art. 4, del decreto legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75.
Come nella precedente classifica provvisoria stilata dal Corecom, a fronte delle 34 domande pervenute al Ministero, la rete palermitana TRM si è aggiudicata il primo posto (insieme a E20 Sicilia, Il Tirreno Rtt Rete 1, Video 66, Ciak Telesud). Seconda e terza le catanesi Antenna Sicilia e Tele Etna del gruppo Ciancio (con Teleinessa e TGR Randazzo). A seguire Tvt e Azzurra Tv, Videoregione, Italia 7 Gold e Teleoccidente. Settima Telecolor e ottava TGS facente capo al gruppo del Giornale di Sicilia. Video Mediterraneo dodicesima, Rei Tv al 13° posto e Telesud è risultata quindicesima in graduatoria. Rimangono nella stessa posizione di graduatoria le tv a copertura nazionale come Tivuitalia e Canale Italia.
Graduatoria definitiva delle frequenze da assegnare alle emittenti televisive locali – SICILIA
Solo nel paese delle banane succedono queste cose.
Una maratona per l’approvazione dei diritti d’uso. Un esame delle pratiche sommaria senza la reale verifica dei dati, la gatta frettolosa partorisce i gattini ciechi. A qui i ciechi sembrano gli esaminatori delle pratiche. Nelle cosi dette intese non possono essere ammesse tv con lo stesso bacino d’utenza. Bene in questa gradatoria ci sono. Pena l’esclusione dal bando ber coloro che dichiarano il falso. Bene ci sono anche queste. Non sono ammessi coloro che in passato hanno avuto problemi con la giustizia. Bene anche questi sono in graduatoria utile. Bene se questo e il risultato. Vi dico continuiamo a fare ció che abbiamo sempre fatto evadiamo rubiamo e tutto ci che va nel Co Lu del prossimo. Amaro risultato di inefficienza ignoranza convivenza