La Repubblica titola stamane in prima pagina la svolta del governo sull’assegnazione delle frequenze televisive. Il Beauty Contest sarà annullato e partirà un’asta onerosa a pacchetti (e probabilmente a basso costo), ha dichiarato il ministro dello sviluppo Corrado Passera.
Nessuna frequenza tv in regalo per le televisioni nel contestatissimo concorso di bellezza. «Il beauty contest verrà azzerato. – ha annunciato Passera – La prossima asta sarà fatta di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse». Il ministro quindi anticipa le dichiarazioni sulla vendita dei canali tv previste per il 20 aprile, e rompe gli indugi individuando il percorso per assegnare i multiplex di frequenze d’intesa con l’Europa e l’Agcom.
Goffredo De Marchis, dalle colonne del giornale diretto da Ezio Mauro, ipotizza che i canali 54, 55 e 58 UHF verranno messi in palio per un periodo di soli 3 anni. Fino al 2015, quando le stesse frequenze potrebbero essere destinate ai servizi di banda larga mobile. Ed è proprio la banda 700 MHz il bene più prezioso del lotto (che guardacaso nel beauty contest sarebbe stato assegnato a Rai e Mediaset), visto che fa gola agli operatori del web, cioè al futuro delle comunicazioni. Il resto dei canali in banda VHF e a multifrequenza più strettamente televisivi e meno pregiati può invece essere assegnato per un periodo più lungo.
Le decisioni del governo tecnico devono però passare al vaglio della Commissione europea, che ha imposto anni or sono la stessa gara all’Italia per aprire il suo mercato televisivo e per annullare la procedura di infrazione alle regole sulla concorrenza. E devono essere approvate dei partiti di maggioranza, senza dimenticare l’incrocio delicato con il rinnovo dei vertici della Rai. Sarà poi l’Agcom a stabilire tempi e modalità dell’asta.
Già domani possono arrivare risposte importanti. Il commissario Ue all’agenda digitale Neelie Kroes sarà infatti a Roma per un convegno della Confindustria con Passera. L’occasione buona per fare il punto sulle frequenze tv. Secondo Mediobanca lo Stato può incassare 1-1,2 miliardi dalla vendita dei multiplex. Ma si teme, a causa delle forti pressioni del Pdl, che la vendita possa finire a basso costo, con un massimo 10 milioni di euro per lotto. Se non ci saranno intoppi comunque prima dell’estate l’Authority potrebbe indire l’asta.
«L’azzeramento del beauty contest è una buona notizia – ha commentato Paolo Gentiloni (Pd) – Ora mi aspetto che il governo non subisca i veti dei partiti e che punti ad ottenere il massimo di risorse economiche dalla gara. Spero di non assistere a un’asta low cost». «Bisogna stare attenti al Pdl. L’asta deve essere vera. Girano alcune indiscrezioni che riferiscono di una vendita fatta su base di pochi milioni. E’ vero che il mercato televisivo è saturo – continua Gentiloni – e soffre una crisi profonda per il calo della pubblicità. Ma non credo sia possibile un’asta low cost».
Fonte : La Repubblica
Non attenti, attentissimi!!!!!