In occasione della riunione svoltasi oggi presso il Ministero dello sviluppo economico della Task Force dei rappresentati delle aree interessate al passaggio al digitale terrestre previsto per la primavera del 2012 (cioè nelle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia – qui il calendario completo) sono state affrontate e studiate le tematiche di tipo tecnico-organizzativi relativi alle operazioni di spegnimento del segnale analogico e relativi anche alla campagne di comunicazione rivolte alla popolazione risidente da avviare nelle regionite coinvole.
Il Presidente dell’Associazione Tv Locali (che rappresenta più di 100 emittenti), Maurizio Giunco, intervenendo alla riunione di questa mattina ha dichiarato: «Il Ministero deve dirci a chiare lettere, prima dell’avvio dei prossimi switch-off, qual’è la posizione che l’Italia intende portare avanti in occasione della prossima riunione dei lavori preparatori della Conferenza di Ginevra relativamente alla destinazione dei canali della banda 700 MHz. Quello che è successo esattamente non più tardi di un anno addietro con la digitalizzazione del nord Italia con l’assegnazione – e il successivo esproprio – alle tv locali dei canali 61-69 UHF non si ripeterà. E’ impensabile infatti chiedere agli imprenditori televisivi locali di sostenere significativi investimenti per il passaggio al digitale terrestre senza dare garanzie in merito alla definitiva assegnazione delle frequenze».
«Per questo motivo, in assenza di precisi impegni dello Stato le emittenti locali operanti nelle aree interessate dai prossimi switch-off non procederanno allo spegnimento degli impianti. Inoltre, la scelta del nuovo governo di avviare una fase di dirigismo non potrà produrre che effetti negativi. Il Ministero dello sviluppo economico ha deciso, infatti, di procedere all’emanazione di alcuni decreti strategici per il futuro dell’emittenza locale senza avviare le consultazioni con i soggetti interessati, siano essi associazioni di categoria o enti locali come le regioni. Così e successo per l’emanando decreto delle frequenze della banda 800 MHz e così si pensa di fare con i futuri bandi regionali per l’assegnazione delle frequenze nelle aree da digitalizzare. Tale atteggiamento di non condivisione, sommato alle note problematiche di scarsezza di risorse frequenziali e di incompatibilità delle stesse sia con alcuni stati esteri confinanti che tra Sicilia e Calabria, non consente – al momento – di avviare nessuna forma di collaborazione tra il Ministero e l’Associazione Tv Locali Frt». (digital-sat.it)
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