Current Tv, la televisione di informazione indipendente fondata da Al Gore e chiusa a fine luglio sul satellite da Sky Italia, corre contro il tempo per tornare in onda entro questo ottobre. Si cerca un editore in grado di sostenere l’attività della società gestita da Tommaso Tessarolo che da luglio scorso è purtroppo in liquidazione.
Non è stata raggiunta l’intesa con il Fatto Quotidiano e con la nuova impresa di Michele Santoro, che attraverso la società Servizio Pubblico produrrà sulle tv locali di Mediapason e sul Web il programma Comizi d’Amore. Ma il management di Current vuole ripartire dal digitale terrestre. Tessarolo sta cercando un accordo con Telecom Italia Media per la disponibilità di banda, e un’intesa con Cairo Communication (la concessionaria di La7) per la raccolta pubblicitaria, ma si parla anche di Publikompass del Gruppo Fiat.
Intanto Michele Santoro intervistato da Massimo Bernardini nella puntata che apre la nuova stagione di ‘Tv Talk’ su Rai 3 parla del nascente programma che potrà avere spazio sul Web: «mai come questa volta è vero quello che ci hanno insegnato: che il medium è il messaggio. Cioé l’esistenza di un programma che va fuori dai network esistenti e che comunque vive e che può arrivare a contare milioni di persone che lo guardano, come abbiamo dimostrato che si può fare con ‘Tutti in piedi!’ e con ‘Raiperunanotte’. Beh, questa è una rivoluzione strutturale».
Santoro si sofferma anche sulle prospettive di La7: «Io dubito – dice – che La7 possa diventare la nuova Rai 3. Rai 3 nasceva in condizioni completamente diverse dal punto di vista politico, dal punto di vista economico e sociale. C’é il rischio che La7 erediti una parte del pubblico di Rai 3, cioé che Rai3, in una crisi di identità, regali un pubblico a La7 che sarebbe un pubblico tradizionale di Rai3. Soprattutto grazie al fatto che La7 ha un grande professionista che si chiama Enrico Mentana, che ha illuminato di modernità una televisione che in generale non è che presenti tantissimi aspetti innovativi».