MonthGiugno 2011
Chiude Annozero: in Rai meno pubblicità e il governo pensa all’aumento del canone
Con la chiusura di Annozero di Michele Santoro, programma di punta di Rai 2 che vanta per l’annata 2010/2011 il 20% di share medio, i dirigenti Rai ora sono preoccupati per la possibile fuga degli inserzionisti dai contratti pubblicitari con Sipra, la società che raccoglie la pubblicità per la tv pubblica. E meno introiti pubblicitari potrebbero realisticamente allargare il già cospicuo deficit delle casse della Rai. Per rimediare alla gravosa perdita, secondo il quotidiano nazionale La Repubblica, il governo sta studiando la soluzione definitiva: l’aumento del canone.[…]
ITMedia Consulting: mercato Tv europeo cresce. Digitale Terrestre prima piattaforma
Grazie alla ripresa economica generale in Europa, anche il mercato televisivo rialza la testa dopo lo stop del 2008 e la caduta del 2009. Secondo il IX Rapporto Annuale di ITMedia Consulting, in uscita il 9 giugno, il panorama è in continuo cambiamento, tanto che il digitale terrestre ha soppiantato il satellite ed è ormai la piattaforma digitale più diffusa.[…]
ONU: “Internet strumento indispensabile per i diritti umani”
Internet è uno “strumento indispensabile” per i diritti umani: un report delle Nazioni Unite pubblicato venerdi esplora l’impatto delle connessioni online sullo sviluppo economico, sociale e civile. A partire dalle analisi di alcune questioni aperte: la gestione della privacy per gli utenti, gli attacchi informatici, la proprietà intellettuale, la chiusura improvvisa dei collegamenti in alcuni Stati, fino a poco tempo fa ritenuta impossibile. Il documento dell’Onu afferma che internet è diventato un mezzo chiave per l’esercizio del «diritto alla libertà di opinione e di espressione».[…]
YouTube: contenuti aperti con i copyleft dei Creative Commons
Con grande sorpresa sbarcano le licenze Copyleft sulla più grande piattaforma di condivisione video della Rete. Da ieri, infatti gli utenti che caricano i propri video su YouTube hanno la possibilità di adottare una licenza della famiglia Creative Commons (CC).
Nel particolare, come spiega Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro Nexa su Internet e Società e responsabile italiano di Creative Commons, dalle colonne on-line della lastampa.it, si tratta della più semplice: “scegliendola, tu autorizzi gli altri utenti di YouTube a fare ciò che vogliono del tuo video, permettendo sia il remix che l’utilizzo commerciale, a patto che venga sempre attribuita la paternità sull’opera originale”.[…]