Current non ci sta e smonta punto per punto, dati alla mano, la motivazione ufficiale diffusa ieri da Sky Italia sull’improvvisa cancellazione del canale fondato da Al Gore. ‘Nessuna richiesta economica eccessiva e nessun calo di ascolti’: a differenza di quanto sostiene Sky il management di Current ribadisce di non aver mai parlato di cifre se non dopo essere stato informato della cancellazione del canale e che i numeri riferiti dall’azienda di Tom Mockridge e pubblicati oggi non sono corretti.
Il presunto crollo del 40% di ascolti in primetime che si attribuisce a Current si fonda su un inganno: Sky infatti ha ricavato questo dato fallace comparando i primi quattro mesi del 2011 con i primi 4 mesi dell’anno precendente. Molti ricorderanno che il 25 marzo 2010 Current ha trasmesso lo straordinario evento di Rai per una notte con Michele Santoro, programma che ha segnato un record storico per un canale terzo della piattaforma Sky pari al 2,50% di share nazionale, superiore persino a Skytg24 che contestualmente trasmetteva lo stesso evento. Sebbene all’epoca Sky e Current gioirono assieme in nome dell’Informazione Indipendete, oggi quello stesso dato di successo diventa motivo di discordia.
Se infatti, dalla comparazione 2010-2011 dello stesso periodo si esclude il solo evento in diretta di Rai per una notte, e quindi si evita di falsare il dato comparativo, il risultato assicura a Current una crescita del + 15% nel primetime. A ulteriore conferma, se si amplia la comparazione sempre dello stesso periodo (gennaio-aprile) ma sul biennio 2009-2011 – e sempre senza considerare il dato eccezionale di Rai per una notte – la crescita di Current è pari al 103% (fonte dati Auditel, elaborazione Arianna). Inoltre, sorpresi dalla smentita di Starcom diffusa oggi a mezzo stampa, Current tiene a precisare di non aver mai commissionato alcuna ricerca alla società in questione, ma di aver solo fatto riferimento a dati di analisi sulla tv digitale rese pubbliche annualmente da Starcom. ( http://nocensura.current.com/)
E intanto Current in un’altro comunicato scopre le carte false di Sky, mostrando un fax inviato il 22 aprile a firma Tom Mockridge e una lettera del 13 maggio di Sky Italia, dove rispettivamente viene comunicata la cancellazione del canale e dove si legge chiaramente un’offerta economica troppo bassa per la sopravvivenza di Current su Sky.
Sinceramente sono molto sorpreso e perplesso da tutta questa vicenda. Seguivo spesso Current tv, di cui ho sempre apprezzato indipendenza e trasparenza e in tutto ciò mi sarei aspettato molta più chiarezza e verità su questo tema del rinnovo con Sky. Mi sono documentato un po’ in proposito e ieri è stato scritto che Sky ha chiesto un ribasso del 70%… dato che il contratto precedente valeva 3 milioni di euro e che Sky ne ha offerti 2, si tratta del 30% in meno e non del 70%. Forse Current questa volta non ha riportato fedelmente le cose…
Ciao Antonello,
la battaglia di carta che Sky e Current stanno portando avanti tende più a confondere che a rendere chiara la vicenda. Le accuse e i numeri che Mockridge e Joel Hyatt si lanciano a colpi di comunicati non lasciano trapelare molto, ma una cosa si capisce bene: l’inamovibile intenzione della News Corp di chiudere definitivamente il canale, al di là delle cifre. Quale può essere la causa? Non di certo l’alleanza segreta tra Murdoch e Berlusconi, come ha gridato ai quattro venti il premio Nobel (?!) Al Gore. E’ più probabile invece che Current non piaccia a quella grossa parte dell’informazione mondiale “accompagnata” nei finanziamenti e nelle condotte da poteri economici e politici internazionali e globali, perchè è uno spazio troppo libero, troppo indipendente, troppo scomodo. In un altro commento sull’argomento ho fatto un semplice esempio: qualche mese fa Current ha trasmesso un bel reportage sul mondo del mercato clandestino dei calciatori africani. Un servizio di giornalismo indipendente che ha aperto una realtà angosciante e assurda sulle modalità di reclutamento di migliaia di ragazzi da parte dei club europei, persone che rincorrono un sogno e che invece finiscono abbandonati e in clandestinità nel 99,9% dei casi. Una scomoda verità che non ha sicuramente fatto una bella pubblicità al mondo dorato del pallone e a tutto ciò che ci gira dentro (UEFA e FIFA) e fuori (gli sponsor delle multinazionali e gli stessi interessi delle televisioni mondiali che pagano a suon di centinaia di milioni i diritti tv).