Mockridge (Sky): “Nessuna cospirazione su Current, semplice trattativa economica”

(ANSA) – ROMA, 20 MAG – “La decisione di non rinnovare il contratto con Current non è dovuta ad alcuna cospirazione politica: si tratta semplicemente di una trattativa economica, che ho gestito io con la mia squadra in Italia. Non ho mai parlato con Rupert Murdoch di nessuno di questi temi. E Silvio Berlusconi non ha mai promesso a Sky nessuna frequenza digitale terrestre se ci fossimo liberati di Al Gore. Sfortunatamente Al Gore in Italia non è così rilevante”.

Lo scrive l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, nella mail di risposta che sarà inviata a tutti colo che gli scriveranno per protestare contro la chiusura di Current Tv, come chiesto dal fondatore Al Gore. “A Sky Italia abbiamo stima per Current TV e per Al Gore – si legge ancora nella mail -. Per questo motivo lo scorso 13 maggio abbiamo fatto al suo socio, Joel Hyatt, un’offerta per continuare ad avere Current per altri tre anni su Sky (l’offerta é allegata senza cifre alla mail, ndr). Non corrisponde dunque affatto al vero che Sky abbia deciso unilateralmente di cancellare il canale. Purtroppo, Joel ha deciso di non accettare la nostra offerta e ha chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari. Si tratta di una richiesta decisamente troppo alta, specie in relazione alle recenti performance del canale”.

“Al Gore – prosegue la mail di Mockridge – ha diffuso dati assolutamente inesatti sull’audience del canale, sostenendo che un abbonato di Sky su due guarda Current una volta la settimana. La realtà, purtroppo, è assai diversa: i dati Auditel dicono che solo un abbonato di Sky su 25 ha guardato Current almeno per 10 minuti in una settimana nel corso del 2011. Lo share del canale è dello 0,03% su media giornaliera e dello 0,02% in prima serata con una media giornaliera di 2.959 telespettatori, come rilevato da Auditel nel 2011. Si tratta di dati in calo del 20% sulla media giornaliera e addirittura del 40% in prima serata, se comparati al 2010. Se il canale avesse raggiunto l’obiettivo di 4500 telespettatori medi giornalieri, concordato nel contratto, la partnership sarebbe stata rinnovata automaticamente per ulteriori due anni”. “

Dunque se davvero desidera che Current Tv rimanga in Italia – conclude Mockridge -, scriva a Joel Hyatt a [email protected] e gli chieda – con la stessa determinazione con cui ha scritto a me – di accettare la nostra offerta, come hanno fatto tantissimi suoi colleghi editori, e noi saremo molto felici di avere Current TV su Sky per altri tre anni”.

5 thoughts on “Mockridge (Sky): “Nessuna cospirazione su Current, semplice trattativa economica”

  1. Mi lascia perplesso questa posizione di Current… Ho sempre pensato che Sky fosse affidabile. Al Gore è un premio Nobel, per carità, ma forse bisogna ascoltare entrambe le campane…

  2. Lo sostengo dall’inizio che è tutta una questione economica. Figurati che gli frega a murdock dei programmi contro berlusconi. Sky è sempre stata parziale se non contro il nano malefico…
    Vediamo se Al Gore adesso accetta l’offerta di sky…

    1. Ciao Lillo,
      la contesa tra Sky e Current, al di là delle considerazioni di Al Gore, è si stata portata avanti come una questione economica, ma con l’intento originario da parte della News Corp di chiudere definitivamente il canale. In questo aggiornamento puoi leggere le ragioni: http://www.tvdigitaldivide.it/2011/05/20/current-risponde-a-sky-dati-dascolto-falsati-basta-bugie/ Il canale Current è uno spazio d’informazione libera e veramente indipendente, e non opera solo per informare sulle malefatte del potere politico italiano, ma per dare al pubblico un punto di vista dal basso e fuori dagli schemi dei poteri forti dell’informazione su ogni tipo di argomento. Di recente ad esempio ho seguito un reportage sul mondo del mercato clandestino dei calciatori africani, un servizio che non ha sicuramente fatto una bella pubbicità al mondo dorato del pallone e ai vertici della UEFA e della FIFA. L’informazione di Current perciò ha probabilmente cominciato a dare fastidio a molti, in primo luogo a uno dei maggiori network dell’informazione mondiale: la News Corporation.

  3. anche io penso sia una questione esclusivamente di soldi… la tesi del complotto non mi convince… si è parlato di censura, di posti a rischio ma com’è che fuori ai cancelli di Rogoreto non c’è nessuno a protestare? ma com’è che Al Gore non ha modo di andare sul digitale terrestre? spieghatemelo voi

  4. Ciao libera182,
    Neanche io sono dell’opinione che ci sia di mezzo l’interesse di Berlusconi. Il problema serio è che in questo diavolo di paese ogni volta che accade qualcosa di strano, un fatto o un avvenimento contro i principi della libertà dell’informazione, ad esempio, si deve necessariamente pensare al suo sfacciato interesse, dato che ha le mani in pasta su tutto e anche su tutte…

    Il problema di Current però credo che sia da vedere e analizzare su scala globale, perchè dipende dalle scelte aziendali di una multinazionale, o forse, La multinazionale dell’informazione. Le parole di Al Gore mi lasciano un pochino perplesso, soprattutto quando mette in gioco le responsabilità del governo, di Berlusconi e dell’entrata di Sky sul digitale terrestre.
    Ma non è un’invenzione però ciò che accade negli Stati Uniti e in Gran Bretagna tra il canale di Joel Hyatt e le scelte del colosso di Murdoch. Da una parte Current negli USA (che trasmette sulla piattaforma via cavo di Comcast) fa un’informazione indipendente e di netto contrasto con le reti e i giornali di Rupert Murdoch, assumendo giornalisti scomodi, come Keith Olbermann acerrimo e storico nemico dell’amministrazione Bush, cacciato dalla Fox della News Corp nel 2001, quando il network americano divenne l’organo di informazione della propaganda ultraconservatrice repubblicana. Dall’altra c’è anche il caso BSkyB in Gran Bretagna, dove anche qui Current (che trasmette sulla piattaforma della Virgin) si schiera contro l’acquisizione del network televisivo da parte del solito Murdoch, il quale magnete australiano, se avrà il via libera dal governo e dell’Autorità per le comunicaizoni, creerà in piccolo monopolio inglese alla Berlusconi.
    Le accuse rivolte a Sky quindi si dovrebbero guardare da un punto di vista più alto. C’è pure da considerare che la protesta di Al Gore ha fatto una grande pubblicità al nuovo programma in partenza di Olbermann negli USA. E c’è pure da considerare, tornando in Italia, che Sky non ha dato nessuna possibilità di trattazione a Current Tv, ha semplicemente deciso di chiudere il canale.
    Per tornare alla tua considerazione, un posto su un multiplex nazionale del digitale terrestre al giorno d’oggi costa caro, troppo per le finanze di una piccola Tv (esclusi quelli che verrano regaliti nel concorso di bellezza). Ce ne sarebbero liberi sulle frequenze di TI Media, ad esempio, ma l’affitto sarebbe davvero oneroso, tanto che di recente Dahlia Tv ha chiuso (anche per questo motivo) e Sportitalia ha cambiato frequenza.

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